Chiara, a parte il titolo che è geniale, questa volta ti sei superata: oltre alle consuete riflessioni propositive, questo è un saggio in miniatura. Per quello che vale il mio pensiero, trovo particolarmente irritante la concezione di ‘miracolare’ le persone con disabilità, presente sicuramente negli episodi evangelici da te citati ma ancora presenti nella chiesa moderna, ammiccante in tal senso alle fasce culturalmente più deboli, penso ad esempio ai pellegrinaggi a Lourdes et similia.
Grazie Paolo. Scrivi a una che a Lourdes c’è stata 3 volte, la prima da infante, tornata traumatizzata dall’immersione nella vasca di acqua gelata. La seconda da adulta ho voluto ripetere l’esperienza e ne ho un bel ricordo. La terza solo come inizio del Cammino di Santiago l’esperienza più laica e più cattolica allo stesso tempo che ho vissuto. I pellegrinaggi hanno senso se alimentano la fede, ma purtroppo sono vissuti e spesso presentati come esperienze straordinarie, ed è purtroppo in quelle occasioni che la distorta visione ecclesiale della disabilità ha il suo exploit.
Chiara, a parte il titolo che è geniale, questa volta ti sei superata: oltre alle consuete riflessioni propositive, questo è un saggio in miniatura. Per quello che vale il mio pensiero, trovo particolarmente irritante la concezione di ‘miracolare’ le persone con disabilità, presente sicuramente negli episodi evangelici da te citati ma ancora presenti nella chiesa moderna, ammiccante in tal senso alle fasce culturalmente più deboli, penso ad esempio ai pellegrinaggi a Lourdes et similia.
Grazie Paolo. Scrivi a una che a Lourdes c’è stata 3 volte, la prima da infante, tornata traumatizzata dall’immersione nella vasca di acqua gelata. La seconda da adulta ho voluto ripetere l’esperienza e ne ho un bel ricordo. La terza solo come inizio del Cammino di Santiago l’esperienza più laica e più cattolica allo stesso tempo che ho vissuto. I pellegrinaggi hanno senso se alimentano la fede, ma purtroppo sono vissuti e spesso presentati come esperienze straordinarie, ed è purtroppo in quelle occasioni che la distorta visione ecclesiale della disabilità ha il suo exploit.